Montefino merita una visita , vi aspettiamo!
Riprese Marco Chiavaroli
Grande emozione per la riapertura della chiesa del Carmine a Montefino
Spalancare le porte di una chiesa, già spalancate, significa spalancare le porte di una comunità. Con questo bellissimo spirito di comunione e con la gioia e l’emozione di tutti i presenti si è svolta il 12 Maggio la solenne riapertura al culto della chiesa consacrata alla B.V. Maria del Carmelo in Montefino, la cui celebrazione eucaristica è stata presieduta dall’arcivescovo della diocesi di Pescara-Penne, Sua Eccellenza Mons. Tommaso Valentinetti.
La chiesa della B.V. Maria del Carmelo fa parte dell’unità parrocchiale di Castilenti, Montefino, Villa Bozza. Nel pieno rispetto delle regole anti-Covid, si è riscontrata una viva partecipazione allo storico evento da parte di molti fedeli della Valle del Fino. La solennità della Beata Vergine del Carmelo è una festa religiosa molto sentita nel nostro territorio.
La prodigiosa immagine della Madonna del Carmelo è permeata da un intenso culto popolare e non riguarda soltanto i montefinesi, ma anche i fedeli dei paesi limitrofi che ogni anno il 12 Maggio e il 16 Luglio si recano in pellegrinaggio per porgere a Lei le proprie suppliche e ringraziamenti per le grazie ricevute.
Si percepiva l’emozione del Sindaco Ernesto Piccari nel suo discorso di apertura della celebrazione.
Il primo cittadino ha tracciato un excursus storico sulla chiesa e sulla torre campanaria che con essa forma un prezioso unicum architettonico, e ha rimarcato l’importanza della chiesa del Carmine per la comunità tutta. Il Sindaco ha inoltre annunciato che anche la torre campanaria sarà oggetto di intervento di restauro.
Il Sindaco ha ringraziato il Vescovo, il Vicario foraneo don Michele Cocomazzi, i Parroci don Lorenzo Di Domenico e don Mario Granato per il loro costante interessamento; ha ringraziato gli innumerevoli benefattori che con grande generosità, senso civico e amore per il territorio hanno cooperato alla riapertura del luogo di culto.
Le prime fonti documentali che testimoniano la presenza di questa chiesa risalgono al XIV secolo. Inizialmente la chiesa era situata all’esterno del borgo fortificato, poiché vi era la porta del Carmine, situata tra l’attuale via Marconi e piazza del Carmine, che permetteva l’ingresso nel centro storico.
Successivamente, con la demolizione della porta e l’ampliamento dell’abitato, è stata inglobata nel tessuto urbano.
La pieve è stata più volte restaurata nel corso dei secoli. Anticamente la facciata, con il cornicione ondulato tipico delle chiese barocche, era molto simile a quella della chiesa di San Giacomo Apostolo.
Ha una copertura a capanna e la facciata, inquadrata da lesene laterali, ha un architrave piano sormontato da timpano e da un finestrone rotondo. L’ambiente interno è a navata unica. In fondo alla navata si ammira la maestosa grandezza del l’abside, dove troneggia la cappella con la venerata immagine della B. V. Maria del Carmelo, con l’altare e il tabernacolo. La chiesa ospita una pregevole tela, la Madonna con Bambino, dipinto olio su tela di Johannes De Gasperis del 1652.
Il campanile, posto sul lato destro della chiesa, fu edificato nel 1827, come riporta l’epigrafe incisa all’ingresso del campanile, e sopraelevato nel 1860. Nel 1954 il complesso architettonico è stato nuovamente oggetto di restauro con l’aggiunta del secondo vano della sagrestia e la guglia per quanto concerne il campanile.
Questo storico evento è un prezioso tassello per la rinascita e valorizzazione del nostro paese, immerso in un territorio disseminato di siti di interesse naturalistico, architettonico, storico e culturale. Grazie a questa riapertura, non solo i devoti potranno tornare a pregare nella chiesa dedicata alla Madonna del Carmelo, ma anche i visitatori potranno conoscere ed ammirare questo nostro prezioso patrimonio culturale.
Martina Mattucci