Federico Maranca racconta la sua storia , o meglio la nostra storia!

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Categoria: Gente di Montefino

Pubblicato Venerdì, 29 Maggio 2015 18:46

Scritto da rossano

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Federico Maranca classe 1970 di  professione carabiniere (attualmente in servizio presso il Comando Provinciale CC di Torino) ora vive a Piobesi Torinese (TO) (piccolo paesino di case basse della provincia  Torinese  con 3700 anime situato ad est delle Alpi Cozie e sud ovest di Torino), sposato , con un figlio , uno dei tanti ragazzi che ha scelto di partire , lui per la verità lo ha fatto molto tempo addietro quanto ad andare via erano ancora in pochi ora purtroppo sono in pochi quelli che restano, ma questa è altra storia!

Federico partiamo dalla fine o meglio da un evento che molti ragazzi della nostra età ricorderanno, una sera eravamo in tanti in un ristorante a festeggiare i tuoi 18 anni, dopo un po’ saresti partito per sempre da Montefino, ecco allora la prima domanda che ricordi di quella sera?

1)      Don Luigi nostro Parroco il pomeriggio che partì per sempre da Montefino dopo lunghissimi anni , salì sul furgone poi chiese all’autista di fermare scese rimase un po’ a guardare oltre la piazza la montagna , poi risali e lo vedemmo  andare via e fu per sempre!

Ecco tu quando sei partito se lo ricordi , cosa hai guardato? e   cosa hai pensato?

-          Sai, caro Rossano, a differenza di Don Luigi (carissimo) ero molto giovane ed entusiasta di conoscere ciò che la vita da lì in poi poteva offrirmi ma in cuor mio confidavo che, in qualsiasi momento, potevo “sempre” tornare indietro..

2)      Della Montefino della tua infanzia cosa ricordi? Quali profumi , quali colori , quali giochi in quei vicoli ancora abitati?

-          Potrei elencarti un’infinità di cose che Montefino, la sua valle e la sua gente mi ricorda ma in particolare l’immagine che spazia nella mia mente è il cielo azzurro, Sant’Ilario e il Gran Sasso (quelle linee quasi disegnate della bella addormentata) che aprendo la finestra di casa potevo ammirare esterrefatto da quella meravigliosa visione.

-          Naturalmente ricordo le partite di calcetto (fantastiche serate estive), le scorrazzate in scuoter, il bagno al fiume, le birre, le passatelle con la coca-cola, le lunghe chiacchierate con voi tutti, ecc…

-          Succede spesso che occasionalmente i profumi nell’aria fanno riaffiorare ricordi già vissuti ed in particolare l’odore della terra, l’erba medica appena tagliata, i fiori di acacia e quel tepore del sole d’Abruzzo che solo a quelle altezze, ne alta ne bassa, si percepisce. (Solo oro capisco la scelta dei Duchi degli Acquaviva ad insediare Montefiore…)

-          Quei vicoli non hanno segreti riuscirei ad attraversarli ad occhi chiusi talmente tante volte li ho percorsi per gioco, con Don Luigi per benedire o consegnare la rivista Famiglia Cristiana.

-          Potrei scrivere un libro di ciò che è stato e cos’è Montefino per me.. ma purtroppo non sono scrittore e tantomeno improvvisarmi tale…

3)      La domanda può essere banale , ma cosa ti ha spinto a lasciare Montefino  , e poi quanto pesa a livello emotivo?

-          Certamente lasciare Montefino, non per volontà ma per bisogno, ha alimentato in me molte incertezze su ciò che avrei fatto e su cosa sarebbe stato il mio futuro. La condizione economica che il futuro mi offriva sarebbe stata un’opportunità più unica che rara influenzando la scelta a lasciare ciò che amavo.

-          Ti assicuro che ogni momento della mia vita, anche se per qualche istante, il mio pensiero è rivolto ai colori, il sapore, il profumo, il clima, i paesaggi, amici e cari che Montefino mi ha offerto nell’imprinting di gioventù.

4)      Tornando  a Montefino come l’hai trovata , o cosa non ritrovato?

-          Saprò risponderti un giorno se la vivrò appieno. Per il momento non basta un giorno o due a dare giudizi. Montefino è sempre lì come ti dicevo pocanzi e spero per molti altri anni a venire, di certo la mancanza di nuove leve compromette il futuro del paese.

-          Non ho ritrovato molti amici purtroppo che sicuramente, per motivi economici, hanno scelto lidi migliori del resto, come non assecondarli, è quello che anch’io ho fatto.

5)        "Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c'è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti".C. Pavese -La luna e i falò-  Queste le parole di un grande libro , le senti un po’ anche tue? E  Montefino aspetta anche te ma sarà un’attesa vana oppure pensi di tornare stabilmente un giorno?

-          Splendida citazione miglior frase non fu più vera (..sembra che la mia prima risposta tragga spunto da questo verso).

-          Ho sempre nutrito la speranza e se non Montefino spero nelle vicinanze più prossime conciliando la mia scelta con quella della mia dolce metà.

6)      Quanto hai conosciuto il sito ? e  per chi vive fuori ha un valore?

-          Non ricordo esattamente quando ma approssimativamente nel 2004 o giù di lì.

-          Sul valore personalmente lo trovo inestimabile… e penso che molti come me lontani e nostalgici  abbiano lo stesso pensiero…Stupefacente….Grazie, Grazie, Grazie.

7)      Per chiudere ti chiedo due cose , e rispondi con la massima sincerità’ cosa proprio non ti è  piaciuto nella gente e nei luoghi le poche volte che sei tornato?

-          Sinceramente azzarderei con giudizi su alcuni piuttosto che altri ma posso dire liberamente, sbirciando il tuo sito e quanto vociferatomi che l’ignoranza è stata e rimane il tallone d’Achille di Montefino. Alcuni soggetti piuttosto che offendere potrebbero alzare critiche, “come del resto fanno legittimamente”, ma contenerle dando loro un valore costruttivo piuttosto che demoralizzare a chi, come te, cerca di migliorare un luogo che di regresso non ne ha assolutamente bisogno.

8)      Ed in ultimo ti lascio la possibilità di esprimere quello che vuoi un ricordo , un monito , una riflessione , insomma quello che più ti aggrada con la massima sincerità!

-         Sarebbe bello conservare il mio paese così come lo ricordo, come l’ho vissuto con tutti i personaggio dell’epoca ognuno con qualcosa da raccontare e insegnare. Molti di loro non ci sono più ma hanno tracciato in me lezioni di vita quotidiana che difficilmente le nuove leve riescono a comprendere. Alcuni anni dopo aver lasciato il mio paese, egoisticamente e nel più profondo del cuore, speravo che a Montefino il tempo si potesse fermare, come in un racconto incantato,  in attesa che al mio ritorno, sposato, con dei figli potessi trasmettere loro quelle emozioni vissute che solo quel magico luogo poteva offrire, …ma questa forse è un’altra storia e la realtà è solo probabilmente un sogno… 

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Commenti   

 

+1 #4 rossano 2015-05-31 15:10

Scusa Federico se cambio argomento , ma qui parliamo di Montefino e quindi tutto potrebbe andare bene!

Oggi abbiamo fatto le comunioni ,in chiesa pensavo quante storie , quanta gente passata fra i banchi , chierichetti , ragazzi , sposi , battesimi , la nostra storia la nostra chiesa tutto ci appartiene , e' bello sentirsi legati ad una terra!

Ma questa e' altra storia e se comincio non finisco x ora! :) Vengo al dunque come prima cosa voglio fare i complimenti a tutti coloro che si sono adoprati per la bella riuscita dal coro ai catechisti.

Ma c'e' un'altra riflessione che mi sento , per la prima volta ho notato due signore di V. Bozza che hanno lavorato con altre di Montefino per la riuscita della funzione.
Consentitemi , e' la prima volta che mi capita di vedere , un evento finalmente questo muro ideale e' abbattuto? Spero proprio di si!

Sul finale della funzione una delle due di V. Bozza ha preso la parole ed emozionata ha detto : grazie per avermi accolto in questa parrocchia , grazie della bella esperienza!

Parole belle che mi hanno lusingato e lasciano ben sperare , affinche' questi muri virtuali che noi stessi abbiamo issato comincino a scomparire!

Rossano

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+1 #3 Fabio Cipollone 2015-05-30 15:47

Ciao Federico,
Il mago del computer ... Il grande portiere ... Il chierichetto più anziano
Come dimenticare quando lavoravi da Fernando e ti vedevo percorrere la strada di San Pietro con il mini califfo ....
Ti auguro ogni bene ....
Un caloroso saluto !!!!!!!

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0 #2 Bello! 2015-05-29 19:21

Grazie di cuore , di aver accettato questa breve chiacchierata!

Una pagina stupenda di vita montefinese!

Dalle tue parole traspare un grande amore per questo paese e consentimi a volte la nostalgia con una punta di dolore!

Spero che le tue parole servano a far riflettere , a voler bene alla nostra comunita' , ad aiutarla a crescere , affinche' ognuno nel suo piccolo faccia la sua parte per aiutare Montefino!

Tornando a noi ho un ricordo bellissimo di te!

Mio nonno aveva la bottega nella piazzetta piu' sotto quella vostra!

Poi ti ricordo alle medie , poi piu' grande col motorino , poi se non erro con la 112 rossa!

Ricordo ancora che lavorarvi giovanissimo e questo ti fa onore!

Ma le tue parole raccontano benissimo la Montefino di allora! Ora purtroppo e' meno movimentata per le vie c'e' piu' silenzio , e come dicevi bene non ci sono le voci i profumi , dei sughi? le botteghe :)

Ma non buttiamoci giu' montefino vive nei nostri cuori e sicuramente avra' una rinascita!

Grazie grazie ancora e ti aspettiamo presto!!!!

Rossano

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0 #1 Franco Buffalmano 2015-05-29 19:13

Mi piace!

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